Disoccupazione Disoccupazione indennizzata e pensione: cosa devi sapere sui contributi figurativi
I periodi in cui si percepisce un’indennità di disoccupazione, come la NASpI, hanno un valore importante anche ai fini pensionistici. Questi periodi sono infatti considerati come contributi figurativi, cioè contributi riconosciuti dall’INPS anche se non sono stati versati contributi reali.
Cosa significa contributi figurativi?
I contributi figurativi sono quei periodi di inattività lavorativa durante i quali, nonostante non si versi materialmente il contributo, viene comunque riconosciuto un valore contributivo utile per la pensione. Questo vale per diverse forme di disoccupazione indennizzata, come NASpI, ASPI, Mini-ASPI e ASDI.
A cosa servono questi contributi?
- Per raggiungere il diritto alla pensione: I contributi figurativi sono conteggiati per raggiungere i requisiti necessari ad andare in pensione, sia che si tratti della pensione di vecchiaia, sia della pensione anticipata, inclusa la Quota 41 per i lavoratori precoci.
- Per il calcolo dell’importo della pensione: Questi periodi contribuiscono anche a determinare l’ammontare della pensione, sia se il calcolo avviene con il metodo retributivo che con quello contributivo.
Come viene calcolata la pensione con i periodi di NASpI?
Quando si calcola la pensione, i mesi in cui si è percepita la NASpI vengono considerati come se fossero mesi di lavoro effettivo. La retribuzione su cui si calcolano questi contributi figurativi corrisponde alla media delle retribuzioni degli ultimi 4 anni prima della disoccupazione, con un limite massimo stabilito dalla legge.e pensione: tutto quello che devi sapere sui contributi figurativi
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