Il contratto collettivo nazionale del comparto scuola tutela i lavoratori anche nei momenti più delicati della vita, come la perdita di una persona cara. In queste circostanze, i dipendenti hanno diritto a tre giorni di permesso retribuito per lutto, senza alcuna decurtazione dello stipendio.
Questo diritto spetta in caso di decesso:
- del coniuge, anche se legalmente separato;
- di un parente entro il secondo grado (ad esempio genitori, figli, fratelli, nonni, nipoti);
- di un parente affine di primo grado (suoceri e generi/nuore);
- di una persona convivente con il lavoratore.
Il permesso può essere utilizzato in maniera flessibile, purché entro un periodo di tempo ragionevole e compatibile con le esigenze legate al lutto. Si tratta di una misura importante perché consente di affrontare il dolore e le necessità organizzative senza la preoccupazione di perdere giornate di retribuzione o di dover ricorrere ad altre tipologie di assenza.
In questo modo, il contratto riconosce non solo il valore della famiglia in senso stretto, ma anche quello delle relazioni affettive e di convivenza che caratterizzano la vita dei lavoratori.
Vuoi che lo riformuli con un taglio più tecnico/giuridico (richiamo esplicito al CCNL) oppure più divulgativo e vicino al lettore (tono empatico e rassicurante)?
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