È fondamentale chiarire che, una volta terminate le lezioni e svolti gli adempimenti di chiusura anno (come scrutini ed esami), i docenti godono di una certa autonomia e non possono essere gravati da richieste arbitrarie.
Ecco le principali situazioni in cui un docente non ha l’obbligo di adempiere:
1. Obbligo di presenza continuativa a scuola con orario regolare
Una volta concluse lezioni e scrutini, e al di fuori dei giorni specifici di esami o collegi docenti già programmati, non c’è alcun obbligo per il docente di presentarsi quotidianamente a scuola secondo l’orario di servizio.
La “disponibilità” richiesta ai docenti non impegnati negli esami fino al 30 giugno si riferisce esclusivamente a:
- Reperibilità per necessità urgenti
- Partecipazione ad attività funzionali già programmate e deliberate.
2. Firma di registri presenze giornalieri fuori dalle attività programmate
Non è legittimo richiedere ai docenti di firmare registri di presenza ogni giorno, se non sono coinvolti in attività didattiche, collegiali o d’esame calendarizzate.
La presenza deve essere motivata da attività programmate, non generica.
3. Attività non previste dal Piano Annuale delle Attività (PAA)
Qualsiasi attività non prevista dal PAA – documento approvato dal Collegio Docenti – non può essere imposta.
Questo include:
- Riordino di archivi
- Riorganizzazione di aule
- Attività di segreteria
…o qualsiasi altra mansione estranea alla funzione docente.
Tali attività possono essere svolte solo se:
- Previste nel PAA
- Concordate e retribuite a parte
4. Modifiche unilaterali al PAA
Il Piano Annuale delle Attività è un documento deliberato collegialmente.
Qualsiasi modifica o aggiunta di nuove attività nel mese di giugno deve essere approvata dal Collegio Docenti.
Il dirigente scolastico non può imporre cambiamenti unilaterali.
5. Ore eccedenti senza retribuzione
Le attività che superano il monte ore contrattuale previsto dal CCNL (40 ore per collegi docenti + 40 ore per consigli di classe) devono essere retribuite.
Il docente non può essere obbligato a svolgere ulteriori ore senza compenso.
6. Reperibilità generica e immotivata
Essere “disponibili” fino al 30 giugno non significa:
- Stare ogni giorno a scuola
- Essere a completa disposizione per qualsiasi eventualità
La richiesta di presenza o reperibilità deve essere concreta, programmata e giustificata.
✅ Conclusione
Comprendere questi punti è fondamentale per tutelare i diritti dei docenti, evitando carichi di lavoro impropri dopo la fine delle lezioni.
Il mese di giugno deve essere dedicato agli adempimenti essenziali, nel rispetto delle norme contrattuali e della dignità professionale.
Leave A Comment